"L'arte di scrivere storie sta nel tirare fuori da
quel
nulla che si è capito della vita tutto il resto:
ma finita la pagina si riprende la vita"
Italo Calvino
Valeria |
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Una giornata di
scuola Anno scolastico 2001/02 |
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Ritratti Anno scolastico 2001/02 |
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Varie (in preparazione) |
Di lei si può dire che è la collega perfetta: dolce, disponibile ed
allegra, dotata di una sorta di saggezza che le fa affrontare le cose con
serenità, ma che sa ancora divertirsi ed emozionarsi di fronte ad un
bambino o combattere fermamente le ingiustizie. |
UNA GIORNATA A SCUOLA
Anno scolastico 2001/02
ENTRATA Ore 8,25: eccoli qua i 18 della terza A! Ingresso, atrio, a destra, prego voltare qui, avanti diritto, alt! Fermi qui! Il gruppo arriva a metà corridoio: L'andatura è sbandata e la faccia ancora assonnata.... Si percorre il lungo corridoio e si arriva nello spogliatoio. Si dovrebbero appunto spogliare i cari bambini e uno pensa: quanto ci vorrà? Mah, uno o due minutini ... Illusione! Qui si chiacchiera, si scambiano giochini, figurine e ogni sorta di pupazzini, si racconta l'ultima avventura e si prendono accordi per la partita futura. E intanto il berretto rimane in testa e lo zaino appeso alle spalle resta! |
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IL LAVORO IN CLASSE Ah, siamo in classe finalmente! Zitti, seduti e aprite la mente perché adesso si lavora e seriamente! Matematica, italiano, storia, geografia, scienze, grammatica...quante materie, mamma mia! I nomi, il soggetto e il predicato, le divisioni, gli Etruschi, i mari e i monti, le 4 operazioni... Certo che questi bambini ne hanno di cose da imparare e perciò bisogna essere indulgenti se capita di sbagliare! Il compito è pieno di errori? Suvvia, quando c'è la fantasia, ci può scappare qualche errore di ortografia! E nei problemi, fra tanti numeri, se prendi quello sbagliato, il risultato è solo un po' errato... Qualche piccolo inceppamento nelle interrogazioni, ohibò, può succedere a tutti, non siamo mica robot! E in quanto al disordine, perché ci lamentiamo? Ma perché non ci ricordiamo che qualcuno ha detto, tempo fa, che il disordine è dei geni, va mo là! Stiamo scherzando, naturalmente: i bambini vengono a scuola per imparare e le maestre li aiutano a crescere e a maturare. La sgridata è doverosa ai più disattenti, l'incoraggiamento ci vuole per quelli più lenti e l'errore va sempre corretto; ma per tutti non mancheranno mai attenzione ed affetto. |
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A PRANZO L'ingresso è rumoroso, non si può negare: l'assalto alla sedia non si riesce a controllare. Una volta seduti, vicino all'amico preferito, si aspetta il piatto e il buon appetito. E quando è servita la minestra, cominciano le trattative con la maestra: - Se mangio mezzo maccherone, posso lasciare lì il polpettone? Mi piace la pizza, ma non la mozzarella, nella pasta non vorrei la besciamella, La fettina la gradisco solo se impanata, di verdura mangio giusto l'insalata e quindi il passato di verdure lo vorrei senza verdure... Il filetto sarebbe una bontà, ma è di pollo e quindi non mi va.. E non gradisco tanto in verità, il tortino di patate, le zucchine trifolate, le carote stufate, le crocchette gratinate... Questo non mi piace, quello non mi va ... Aiuto! Basta così! Abbiate pietà! Viva la faccia dei bambini contenti, che guardano placidi gli inappetenti, mangiando con gusto il loro pranzetto e tirando su col pane tutto il sughetto! |
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L'INTERVALLO A vederli uscire, dopo mangiato, diresti che sono un gruppo di carcerati dalle catene liberati, dopo anni di galera, la più dura e la più nera. Il gruppo si disperde in libertà: chi salta, chi gioca, chi corre qua e là ... Comincia la partita quotidiana: scatta, crossa, smista, tira a rete il pallone ... rete? Veramente è lo spazio tra una felpa e un maglione! E quando la pausa del pomeriggio è terminata: e si deve tornare in classe a finire la giornata, risuona nel giardino affollato il richiamo forte e prolungato ripetuto a mo' di cantilena perché raggiunga tutti, come una sirena: Terza A in classeeee, terza A in classeeeeeee! |
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LE MAESTRE E adesso le maestre! Che dire di loro? Che svolgono questo lavoro con un misto di tanti sentimenti che prendono i cuori e le menti... Immagina la scuola come un gran calderone: ci metti dentro un pizzico di attenzione, una manciata di severità, insieme a due etti di disponibilità, di impegno un bel mestolone, di buon senso un cucchiaione, di simpatia non si può fare senza e neanche di un bel po’ di competenza, unita a vagonate di pazienza... E per fare il miscuglio quasi perfetto, aggiungi un grosso bicchierone di affetto... Tutti i tuoi insegnanti, caro bambino e cara bambina, sono come giardinieri attorno ad una piantina: la sorvegliano, la proteggono con cura amorosa perché cresca forte e rigogliosa e possa affrontare con serenità, tutte le tempeste che nella vita incontrerà... |
RITRATTI
Anno scolastico 2001/02
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